Parrocchia 
Santi Angeli Custodi

Francavilla al Mare - Chieti

II DOMENICA DI QUARESIMA (MC 9,2-10)

Trasfigurazione (Mc 9,2-10) | Leggere i segni dei tempi

LA RIVELAZIONE DI DIO SUL VOLTO DI CRISTO

      Dopo l’esperienza delle tentazioni nel deserto, nella seconda domenica di Quaresima il brano evangelico è ambientato in uno scenario completamente diverso: quello del monte. L’evangelista non dice quale fosse questo “alto monte”. Esso è stato identificato con il Tabor, situato nei pressi di Nazaret, o con l’Hermon, nel Libano meridionale; in senso simbolico il monte indica però il luogo in cui Dio si rivela al suo popolo (cf. Es 33,12-34,28). Su questo monte, alla presenza di Pietro Giacomo e Giovanni, Gesù fu trasfigurato.

      Si noti come l’evangelista sottolinea la separazione di questi discepoli dagli altri specificando che Gesù li prende: con sé, in disparte, loro soli, su un alto monte. È davanti a loro infatti che Gesù fu trasfigurato. È a loro che appare Elia con Mosè. È a loro che la voce si rivolge. E alla fine essi vedono Gesù solo con loro. È chiaro che tutto l’evento non si verifica per Gesù oppure per Elia e Mosè ma per i discepoli. La trasfigurazione è un’esperienza dunque che Gesù riserva in particolare a questi tre amici e allo stesso tempo è anche chiaro però che l’esperienza di costoro riguarda la persona di Gesù.

      Come sia trasformato Gesù, è indicato dalle sue vesti, che splendono di una bianchezza ultraterrena. Per mezzo della potenza di Dio, Gesù dunque diventa visibile agli occhi dei tre discepoli nella figura che egli acquisterà con la sua risurrezione, quando sarà partecipe a pieno della vita di Dio. Egli - secondo la prospettiva di questo racconto - è il luogo definitivo della “presenza” di Dio in mezzo al suo popolo. Ecco perché la voce che proviene dalla nube dice: “Questi è il Figlio mio, l’amato. Ascoltatelo”. È la parola che completa la rivelazione. Dio si rivela nel suo Figlio, la rivelazione di Dio si fa sul volto di Cristo. Sul monte viene rivelata anche la legge di Cristo: una legge diversa, trasformata, contenuta in una sola parola: “Ascoltatelo”. Invece delle due tavole di pietra del Sinai, come legge abbiamo una persona da ascoltare, una persona viva; e la visione ci aiuta ad aderire a questa persona. Chi ha riconosciuto il Figlio di Dio, lo ascolta, lo segue, è pronto a seguirlo fino alla risurrezione, attraverso la passione.

L’episodio della Trasfigurazione si inserisce allora molto bene nell’itinerario di conversione proposto dalla Quaresima. Il volto trasfigurato, le vesti splendenti, la nube e la voce celeste svelano che il cammino di Gesù verso la croce nasconde un significato pasquale. Quest’uomo incamminato verso la Croce è in realtà il Signore risorto e glorioso.

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