Parrocchia 
Santi Angeli Custodi

Francavilla al Mare - Chieti

Ti posso aiutare se mi aiuto per primo

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Come prendersi cura dei genitori anziani (senza ammalarsi)

Negli ultimi mesi mi è capitato davvero tanto spesso di trovarmi a parlare, sul setting o nella vita di tutti i giorni, con persone che mi portavano come problema o disagio, l’accudimento dei propri genitori. Seppur le situazioni fossero tra loro molto diverse, molti degli aspetti che raccontavano erano comuni e tante erano le emozioni che trapelavano dai loro racconti. Se da un lato era evidente la stanchezza, la sensazione di impotenza, il desiderio di essere alleggeriti da tanta responsabilità… dall’altro i sensi di colpa per non essere disponibili in ogni istante, la difficoltà nel chiedere aiuto, il doversi giustificare per voler stare una giornata in relax o con la propria famiglia… condizionavano a tal punto il quotidiano da non permettere, spesso, alcun tipo di attività al di fuori di quelle che riguardassero propri cari anziani.

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La vita si sa, è una ruota che gira e questo non è solamente un modo di dire, ma piuttosto è un dato di fatto. Si vive correndo e spesso non ci si accorge nemmeno degli anni che passano e che le persone che ci sono accanto invecchiano. E così in un attimo ci si ritrova con i genitori anziani che hanno bisogno di noi, delle nostre cure, delle nostre attenzioni e noi non eravamo pronti, anzi… piuttosto distratti, non ci avevamo nemmeno pensato a questa possibilità! Altre volte invece ci si è preparati a questa evenienza, ma comunque non ci si aspettava di vivere tante situazioni ed emozioni così contrastanti insieme.

Nella società di oggi, quando si hanno i nonni in piena salute, spesso è una grande fortuna: ci aiutano nel gestire i figli, la casa, gli animali domestici… ci supportano nei momenti di difficoltà, ci fanno la spesa se non abbiamo fatto in tempo, magari fanno perfino la fila alle poste o in banca al posto nostro!

…ma con il passare del tempo, le cose possono cambiare e così i ruoli, quasi improvvisamente, possono invertirsi.

Trovarsi ad essere genitori dei propri genitori, imparare a prendersi cura dei nostri papà e delle nostre mamme… non è scontato, anzi. Molte volte è doloroso, faticoso: emozionalmente e fisicamente assorbe incredibili energie vedere trasformata una relazione familiare in una relazione di aiuto.

Come fare dunque per affrontare al meglio questa situazione?

Iniziamo con il riconoscere ed accettare questo momento della vita come ad un passaggio. Accogliere la vecchiaia dei propri genitori implica tanti aspetti e tra questi: il dover accettare che non si è più “figli”, ma adulti che dall’essere accuditi devono accudire a loro volta, prendere delle decisioni, amministrare delle risorse, facilitare una relazione che improvvisamente si modifica. Se avvertite delle resistenze, delle difficoltà, non abbiate fretta. È naturale, ma non è scontato o facile. Siate indulgenti con voi stessi e con la persona che vi sta chiedendo aiuto. Un equilibrio si è rotto e questo richiede un tempo per potersi ristabilire in un’altra forma e con delle nuove regole.

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Se sentite di averne bisogno, chiedete aiuto. Non soltanto ad una o più figure che vi possano supportare con loro, ma ad una persona che professionalmente possa facilitare voi nel prendere consapevolezza delle emozioni che si stanno muovendo ed in quello che sta accadendo. Non sentitevi in difetto se pensate di non essere all’altezza, non crediate di dover dimostrare qualcosa a qualcuno, non cercate di fare i supereroi. Si è in grado di aiutare gli altri solo quando si è sereni, quando si sta bene, quando ci si prende degli spazi per ricaricare le pile. Prendersi cura di qualcuno non significa annullarsi, ma fare in modo che all’altro giungano le nostre attenzioni in modo funzionale alle sue esigenze.

E con gli altri membri della famiglia? Quante volte l’accudimento di un genitore anziano scopre delle dinamiche tra fratelli e sorelle che erano rimaste sopite o che si evitava di guardare per non doverle affrontare? Doversi relazionare per prendere delle decisioni, gestire i momenti di convivialità, far fronte a delle emozioni forti… non sempre è facilitato quando si è in più persone. Occorre mediare, ma prima ancora ascoltare l’altro, entrare in empatia, far capire il proprio punto di vista.

Se da un lato l’accudimento implica il dover far fronte a tutta una serie di problematiche pratiche e logistiche da dover gestire a seconda della situazione, dall’altro c’è un mondo emozionale con il quale ci si deve confrontare.

Riconoscere i propri limiti è importante in una relazione di aiuto: sapere fino a dove siamo in grado di arrivare e quando è necessario fermarsi perché non si è più efficaci.

Si dice che gli anziani tornino un po’ bambini… ma anche che stanno andando in contro ad un passaggio che li spaventa. E allora perché ci stupiamo nel sentire tanta difficoltà nello stare loro accanto? Accogliamo la polarità che loro ci mostrano, le contraddizioni, il disagio con il quale ci troviamo a fare i conti, le relazioni con le quali ci dobbiamo confrontare in un’ottica di evoluzione e crescita per la nostra persona. Non siamo chiamati a rinunciare a tutto, anche se ci sembra che qualcuno ce lo chieda, ma a trovare un nuovo centro.

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Giulia Di SipioScritto da Giulia Di SipioCounselor Relazionale (Iscrizione albo nazionale An.Co.Re n°275), specializzata in Counseling Gastronomico (autrice del libro "Il Cibo come via, gli Archetipi come guida"), Wedding Counselor Consulente Genitoriale,  da anni collabora con l'Associazione Orizzonte (www.associazioneorizzonte.it)  per facilitare l'inclusione e l'autonomia dei ragazzi diversamente abili, promuovere iniziative volte a sostegno delle famiglie con disabilità e potenziare le occasioni di lavoro per una buona genitorialità. Dal 2020 collabora con la Parrocchia degli Angeli Custodi per offrire un supporto pratico ed emotivo a chi ne sente il bisogno, percorsi di accompagnamento al Matrimonio per le coppie, Orientamento scolastico e lavorativo, Mediazione dei conflitti. Responsabile e referente dello Sportello di Ascolto “La famiglia al centro” e “Ascoltiamoci” , per informazioni e appuntamenti  ?+39-347-1692195.

 

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