SEGNI DELL’AMOGRE GRATUITO DI DIO
Secondo il giudizio di Gesù il popolo è stanco e sfinito: è come gregge senza pastore.
Questo paragone viene usato ripetutamente nell’Antico Testamento (Nm 27,17; 1Re 22,17): indica
un popolo abbandonato a se stesso, che non ha un capo che possa tenerlo unito; un popolo i cui
membri si disperdono e vagano senza meta; un popolo che è consegnato ai suoi nemici. Gesù vede
così la situazione del popolo che lo circonda. Ad esso manca la coesione; manca una guida
tranquilla, sicura, previdente e accorta.
Il popolo è esposto a tutte le influenze e lasciato in balìa di capi egoisti. Per questo è stanco,
affannato, spinto qua e là da scopi e influenze contraddittorie. Per questo è sfinito, ha sprecato tutte
le sue forze e ha perso la speranza.
Questa condizione del popolo impone un grande compito, al quale tutti dovrebbero sentirsi
impegnati. Nelle parole rivolte ai discepoli Gesù parla di grande messe e di pochi operai. Però non
li invita a progettare loro un programma per aiutare il popolo e a impegnarsi per esso. Li invita
invece a pregare il padrone della messe perché mandi operai alla sua messe. Così Gesù ricorda che
Dio è il Signore del popolo e che tutto ciò che riguarda il popolo sta sotto la sua signoria. Il popolo
e la sua condizione non sono un campo di esperimenti, di interpretazioni, programmi e misure di
aiuto puramente umani. Chi vuole aiutare veramente il popolo, non può presentarsi di propria
iniziativa e in nome proprio: dev’essere mandato dal padrone della messe. Il riconoscimento di Dio
in quanto Signore, la preghiera di aiuto e l’obbedienza alla sua missione sono le condizioni
dell’impegno per il popolo.
Dopo aver caratterizzato la situazione del popolo e aver indicato le condizioni per aiutarlo,
Gesù stesso invia i suoi. Sono uomini che Gesù ha chiamato alla sua sequela, che lo accompagnano
costantemente e vivono in comunione con lui. Presso di lui e per mezzo di lui, essi vengono
preparati al loro servizio per il popolo.
Gesù stabilisce anche da chi gli apostoli devono andare e che cosa devono fare. Come lui,
anch’essi debbono annunciare la vicinanza del regno dei cieli e compiere le opere di guarigione.
Come Gesù non ha mai predicato e operato in cambio di una ricompensa, così devono fare anche
loro. La comunione con Gesù, la loro “formazione”, il loro compito, il loro potere, tutto questo è
stato donato: anch’essi devono continuare a donare ed essere segno dell’amore gratuito di Dio.