Parrocchia 
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Francavilla al Mare - Chieti

V DOMENICA DI PASQUA (GV 14,1-12)

Commento al vangelo della V domenica di Pasqua (Gv 14,1-12), a cura di  Giulio Michelini ofm – La parte buona

 

CONOSCERE LA VIA


Nei discorsi d’addio Gesù parla del suo viaggio verso la casa del Padre, dove egli torna
attraverso la sua morte-glorificazione, per preparare un posto per i suoi discepoli prendendoli con sé
perché anche essi siano là dove egli è. Tommaso, da parte sua, confessa realisticamente di non
sapere quale sia la via di cui Gesù parla e perciò chiede: «Signore, come possiamo conoscere la
via?». E la risposta è che Gesù, e soltanto lui, è per i discepoli la via al Padre, perché lui solo, in

quanto Figlio, ha il potere di prenderli con sé nella casa del Padre. Conoscere la via significa che ci
si deve lasciar prendere da Gesù e introdurre nella comunione con lui, e che questa diventerà
perfetta quando si starà insieme con lui.
«Io sono la strada!», dirà Gesù, ricordando che la vera strada da percorrere non è da fare, da
tracciare, da costruirsi: esiste già prima di noi ed è essa che ci viene incontro, ci conquista e ci invita
a percorrerla. Quante volte - è il caso di ammetterlo - abbiamo percorso strade sbagliate, abbiamo
imboccato sentieri sconosciuti che ci hanno resi tristi e soli. Con il suo invito Gesù ci ricorda che
non solo cammina davanti o accanto a noi, ma egli, nella sua stessa persona, è la strada su cui noi
siamo chiamati a camminare. È lui la via ed è lui la meta, ovvero la via che conduce alla verità e
alla vita. “Gesù è la verità” significa che solo attraverso di lui si può conoscere il mistero di Dio.
“Gesù è la vita” significa che noi abbiamo l’unione con Dio Padre, e quindi la vera vita eterna,
soltanto tramite l’unione con Gesù.
S. Agostino esprime tutto questo attraverso un’accorata esortazione: «Poiché non
conoscevamo la via, lo stesso Cittadino del cielo si è fatto per noi via. Non sapevamo dove passare;
con la Sua natura di servo ci ha aperto la strada, con la Sua natura divina ci ha procurato la patria.
Se cerchi la verità, segui la via, perché la via è lo stesso che la verità. Non puoi giungere alla meta
seguendo un’altra via; per altra via non puoi giungere a Cristo. Arrivi a Cristo Dio, per mezzo di
Cristo uomo. La via percorsa da Cristo ti sembra scabrosa, ti rende pigro e così ti rifiuti d’andare
dietro a Lui. Va’ dietro a Lui. Egli per offrire una via di ritorno all’uomo, che per superbia era
uscito fuori dal paradiso, si degnò di mostrargli in Sé stesso la via. In questo modo ora
camminiamo, non abbiamo paura di perderci, abbiamo come strada la misericordia stessa»
(Discorso 16/A).

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