Estate inoltrata. Tempo di vacanze. Le città si spopolano. Le famiglie partono. Non tutte. Alcune restano per motivi di lavoro. E così ci si organizza, ci si prova… a trovare la miglior soluzione possibile per far sì che anche i più piccoli abbiano un loro contesto in cui stare e ricaricare le pile dopo l’anno scolastico e l’impegno (anche emotivo) di questo inverno.
Ma non sempre ci si riesce. A volte accade che ci si debba affidare, fidare e…arrangiare. Non siamo perfetti. Nessuno lo è di noi. (E’ importante ricordarselo sempre, aiuta a sentirsi più leggeri ?) …e così, nonostante gli sforzi, le accortezze… senza la solita frenetica routine di sempre, per qualcuno, nonostante l’impegno ad organizzare delle situazioni familiari divertenti e piacevoli per tutti (specie se si è in vacanza), la giornata si arricchisce di momenti privi di attività, di cose da fare… della noia.
Inizia così la folle ricerca di “come impegnare il tempo”, “degli hobby”, delle attività sportive mai fatte (o abbandonate anni fa…) e il dover stare senza fare niente si trasforma rapidamente in una condanna, piuttosto che in un privilegio. Anche per i bambini.
Ma se invece di affrettarci a trovare “come riempire l’improvviso vuoto che si è creato”, ci fermassimo e provassimo a dare spazio al nostro corpo e alla nostra mente per stare, rallentare, godere in modo diverso delle sfumature delle giornate, della attività quotidiane… potremmo apprezzare i colori dei paesaggi che ci circondano, dedicarci con maggior lentezza alle piccole cose del quotidiano, scoprire il piacere di avere del tempo davanti a noi non programmato… e potremmo insegnare tutto questo anche ai nostri bambini.
Tutti noi (ma i più piccoli in modo particolare), per poter dare spazio alla creatività, fantasia, immaginazione… abbiamo bisogno di interrompere le nostre abitudini e dedicarci del tempo. La mente, l’ispirazione… vogliono poter vagare senza meta prima di offrirci una risposta, un’alternativa, un nuovo input. E quale migliore occasione della pausa estiva?
Lasciare per un po’ il bisogno di controllare sempre tutto, di avere le giornate perfettamente organizzate non soltanto ci permetterà come adulti di rilassarci, ma soprattutto offrirà ai nostri bimbi un’occasione importantissima per sperimentarsi, ingegnarsi in attività diverse dal solito, farsi delle domande. Conoscersi.
Lasciamo che siano anche loro parte attiva di come trascorrere il tempo libero dagli impegni e diamo loro fiducia. Se continueremo ad essere noi i registi delle giornate, non saranno mai stimolati nel fare qualcosa in prima persona… e nemmeno nel prendersi la responsabilità di come investire le proprie energie (anche temporali). Cogliamo questo momento per fare ciò che ci concediamo raramente (come il non controllare) e che facciamo fatica solitamente a fare perché siamo presi da tante preoccupazioni che non riusciremmo a gestirne delle altre (come il lasciare spazio ai figli).
Godiamo dell’estate nella sua totalità e nelle sue caratteristiche. Portatrice di svaghi, di colori, di leggerezza… è la stagione che ci invita, allo stesso tempo, a stare con quello che c’è, con il silenzio pomeridiano dopo aver pranzato, con alcune notti insonni per il troppo caldo, con la lontananza dalle proprie certezze e comodità, con l’assenza dagli impegni… e con l’opportunità di darsi modo (e concederlo ai nostri figli) di prepararsi al nuovo anno.
È proprio quando ci si ferma e ci si concede una pausa da tutto ciò che ci circonda normalmente che iniziamo ad accorgerci di ciò che è veramente importante, delle nostre priorità, di come vorremmo essere, di cosa ci piacerebbe realmente fare.
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Scritto da Giulia Di Sipio, Counselor Relazionale (Iscrizione albo nazionale An.Co.Re n°275), specializzata in Counseling Gastronomico (autrice del libro "Il Cibo come via, gli Archetipi come guida"), Wedding Counselor e Consulente Genitoriale, da anni collabora con l'Associazione Orizzonte (www.associazioneorizzonte.it) per facilitare l'inclusione e l'autonomia dei ragazzi diversamente abili, promuovere iniziative volte a sostegno delle famiglie con disabilità e potenziare le occasioni di lavoro per una buona genitorialità. Dal 2020 collabora con la Parrocchia degli Angeli Custodi per offrire un supporto pratico ed emotivo a chi ne sente il bisogno, percorsi di accompagnamento al Matrimonio per le coppie, Orientamento scolastico e lavorativo, Mediazione dei conflitti. Responsabile e referente dello Sportello di Ascolto “La famiglia al centro” e “Ascoltiamoci” , per informazioni e appuntamenti
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